L’antica capitale del ducato dei Montefeltro, sorge sulla cima di due colli e lungo le loro pendici con i tetti delle case e delle chiese digradanti verso il basso.
Da non perdere: Palazzo Ducale con i Torricini e Galleria Nazionale delle Marche, Duomo di Urbino, Casa di Raffaello e la Fortezza Albornoz;
Cittadina ricca di monumenti, è posta al centro dell’alta valle del Metauro con il fiume che scorre a ridosso delle antiche mura su ben tre lati della cittadina.
Da non perdere: Museo Diocesano, Cimitero delle Mummie e Museo dell’Agricoltura, Palazzo Ducale di Urbania e il vicino Barco Ducale;
Sant’Angelo in Vado è una cittadina situata lungo l’alta valle del fiume Metauro, al centro di un paesaggio caratterizzato dai primi contrafforti appenninici.
Da non perdere: Palazzo della Ragione, Torre Civica, Cattedrale, “Domus del mito”, Mostra Nazionale del tartufo Bianco;
Mercatello sul Metauro è un ridente centro dell’Alto Metauro, su cui sventola la Bandiera Arancione.
Da non perdere: la Pieve Collegiata e museo, la Chiesa di San Francesco e museo, la Casa Natale di Santa Veronica Giuliani, la “neviera” della Rocca, Palazzo Gasparini, il Palazzaccio; Tutte le info qui
LAMOLI di BORGO PACE
Lamoli di Borgo Pace, piccolo paesino incastonato nell’Appennino Umbro-Marchigiano a 600 m s.l.m., qui avviene l’unione tra i torrenti “Meta” ed “Auro” che danno vita al nostro fiume Metauro
Da non perdere: Museo dei colori naturali, Abbazia Benedettina di S. Michele Arcangelo.
Un pizzico di brividi! Oggi vi proponiamo, tra le cose da fare assolutamente a Urbania, la visita alla Chiesa dei Morti, dove 18 corpi mummificati naturalmente vengono visitati e studiati da curiosi di tutto il mondo!
Le mummie di Urbania: un miracolo naturale
La chiesa dei Morti, o Cappella Cola fino al 1836, a Urbania, conserva al suo interno il cosiddetto cimitero delle mummie. Scoperti 2 secoli fa, i corpi di 12 uomini e 6 donne sfidano ancora oggi le leggi della natura. Si tratta di un fenomeno di mummificazione naturale, ma tanti anni fa erano considerati corpi fatati per l’eccezionale stato di conservazione.
La tale condizione di integrità, organi e apparati interni compresi, si deve alla conformazione climatica e geologica di Urbania che hanno prodotto una disidratazione dei tessuti grazie alla ventilazione costante, a alla protezione successiva da muffe naturali.
Il cimitero delle mummie di Urbania e i registri
Grazie ai verbali della “Confraternita della Buona Morte”, registrati dalla chiesa, di ognuna è possibile sapere la storia personale: vi è una giovane donna deceduta di parto cesareo, un giovane accoltellato, oppure la mummia dello sventurato che fu sepolto vivo in stato di morte apparente.
Sfortunatamente i reperti non sono mai stati sottoposti alla datazione al carbonio.
Attualmente si trovano esposte dietro la cripta dell’altare maggiore della chiesa e sono visibili al pubblico.
Sono ancora sono molte le domande che ruotano attorno a queste mummie, tanto da destare interesse e attirare turisti da tutto il mondo.
Crediti immagine in evidenza: urbania-casterdurante.it
Sotto riportiamo un servizio di Rai Uno dedicato al custode delle mummie e che ha permesso di renderle fruibili al pubblico: Giovanni Maestrini (tel. 349 8195469).
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